Concert Aria “Con questo ferro indegno!” (A. Romberg)

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== Text ==
**LICIA**
Con questo ferro, indegno! (snuda la spada)
il sen ti passerò... Folle! che dico?
che fo? con chi mi sdegno? Il reo son io:
io son lo scellerato. In queste vene
con piú ragion l’immergerò. Sí, mori,
Licida sventurato!... Ah! perché tremi,
timida man? Chi ti ritiene? Ah! questa
è ben miseria estrema! Odio la vita,
m’atterrisce la morte; e sento intanto
stracciarmi a brano a brano
in mille parti il cor. Rabbia, vendetta,
tenerezza, amicizia,
pentimento, pietá, vergogna, amore
mi trafiggono a gara. Ah! chi mai vide
anima lacerata
da tanti affetti e sí contrari! Io stesso
non so come si possa
minacciando tremare, arder gelando,
piangere in mezzo all’ire,
bramar la morte e non saper morire.
Gemo in un punto e fremo;
fosco mi sembra il giorno:
ho cento larve intorno;
ho mille furie in sen.
Con la sanguigna face
m’arde Megera il petto;
m’empie ogni vena Aletto
del freddo suo velen.
== External Links ==
Autograph score in SUB Hamburg (D-Hs), ND VI 395i
Autograph score in SUB Hamburg (D-Hs), ND VI 395i
Link to RISM: https://opac.rism.info/search?id=452501042&View=rism
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|Composition:SpotifyURL=https://open.spotify.com/album/3ULZcLptXsiD0doOxICB0e
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|Composition:YouTubeURL=https://youtu.be/_NDtpROop34
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|Composition:Name=Concert Aria “Con questo ferro indegno!”
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Revision as of 23:50, 3 February 2023

ARWV 197 (Stephenson 245)

Composed in Münster, August 1790

Text by Pietro Metastasio (Olimpiade)


For Soprano Solo, 2 Violins, Viola, Basso, 2 Oboes, 2 Bassoons, 2 Horns in Eb


Text

    • LICIA**

Con questo ferro, indegno! (snuda la spada) il sen ti passerò... Folle! che dico? che fo? con chi mi sdegno? Il reo son io: io son lo scellerato. In queste vene con piú ragion l’immergerò. Sí, mori, Licida sventurato!... Ah! perché tremi, timida man? Chi ti ritiene? Ah! questa è ben miseria estrema! Odio la vita, m’atterrisce la morte; e sento intanto stracciarmi a brano a brano in mille parti il cor. Rabbia, vendetta, tenerezza, amicizia, pentimento, pietá, vergogna, amore mi trafiggono a gara. Ah! chi mai vide anima lacerata da tanti affetti e sí contrari! Io stesso non so come si possa minacciando tremare, arder gelando, piangere in mezzo all’ire, bramar la morte e non saper morire.

Gemo in un punto e fremo; fosco mi sembra il giorno: ho cento larve intorno; ho mille furie in sen.

Con la sanguigna face m’arde Megera il petto; m’empie ogni vena Aletto del freddo suo velen.

External Links

Autograph score in SUB Hamburg (D-Hs), ND VI 395i Link to RISM: https://opac.rism.info/search?id=452501042&View=rism